I laboratori Iren e Accredia pionieri nella gestione da remoto delle visite ispettive
Le difficoltà organizzative derivanti dalle misure di contenimento del virus in questi giorni stanno diventando un’occasione per sperimentare nuove modalità di lavoro. Ne sono un esempio le visite ispettive di ACCREDIA nei Laboratori IREN di Piacenza, Reggio Emilia e Genova, previste dal 9 al 13 marzo, che sono state gestite per la prima volta totalmente da remoto.
È uno dei primi casi in Italia di gestione in remoto delle visite, e questa innovazione, che rappresenta una nuova esperienza sia per l’Ente di Accreditamento che per i Laboratori, testimonia come si possano adattare le modalità di gestione delle attività per garantire il raggiungimento degli obiettivi, senza trasgredire a nessuna procedura di sicurezza delle attività lavorative.
Essendo l’accreditamento un obbligo normativo per molti dei controlli analitici eseguiti nei laboratori Iren, ad esempio per il controllo delle acque potabili, la scelta di svolgere comunque le visite programmate ha permesso di garantire i requisiti normativi e di andare in continuità, nonostante il contesto emergenziale.
Flessibilità e cambiamento è proprio uno dei valori Iren, che ancora una volta si fa espressione concreta nella capacità di rinnovarsi per “rispondere, con rapidità ed efficacia, alle variazioni del mondo che ci circonda”.
Circa 50 tecnici del laboratori, supportati dai colleghi dei sistemi informatici, e 4 ispettori di ACCREDIA si sono messi in gioco e ed hanno condotto le 9 sessioni di verifica utilizzando piattaforme e sistemi audio/video che hanno consentito riunioni e attività da remoto e in piena sicurezza.
Questa nuova esperienza, seppur nata a seguito di una grave emergenza, ci fa riflettere sulle possibilità che abbiamo di cambiare rapidamente le nostre abitudini di lavoro e di mettere in gioco la nostra capacità di risoluzione dei problemi, utilizzando gli strumenti digitali oggi disponibili e la nostra creatività.
Le visite si sono concluse con esito positivo, confermando l’accreditamento per tutte le sedi di Iren Laboratori, con l’estensione di 13 nuovi parametri.
