Green Week 2023: studenti in visita presso il PAI di Parma e il PAD di Mancasale
In occasione della Green Week appena conclusa, Iren ha messo disposizione degli studenti importanti fabbriche della sostenibilità a scopo di studio delle best practices aziendali. Decine di universitari provenienti da diversi Atenei italiani sono stati in visita presso il Parco delle Acque Depurate (PAD) di Mancasale (Reggio Emilia) e presso il Polo Ambientale Integrato di Parma, meglio conosciuto come PAI, che racchiude un insieme di impianti progettati per lo smaltimento dei rifiuti tra cui:
- ReCaP, il nuovo impianto di selezione della carta, cartone e plastica, ha richiesto un investimento di 24,5 milioni di Euro ed è l’impianto HI TECH più grande d’Italia per volumi di carta e plastica trattati con avanzato grado di automazione per la separazione spinta dei materiali, in grado di trattare in un unico sito le diverse frazioni secche derivanti dalla raccolta differenziata quali plastica, carta e cartone. La potenzialità dell’impianto autorizzata è pari a 135 mila t/anno di materiali in ingresso, tra cui 35 mila t/a di plastica e 100 mila t/a di carta e cartone. L’obiettivo finale di ReCaP è chiudere l’intero sistema di raccolta e valorizzazione dei flussi di carta, cartone e plastica sulle tre province emiliane di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, dalle quali confluiscono i materiali raccolti tramite il circuito della differenziata. Dalle operazioni di trattamento e selezione della plastica, oltre alla separazione di alluminio e barattolame, si ottiene un materiale idoneo ad essere trattato nei centri secondari di COREPLA con un basso indice di impurità residue. Per quanto riguarda la carta ed il cartone, nell’impianto, che risulta una piattaforma del circuito COMIECO, i materiali subiranno il trattamento finale prima di essere avviati alla successiva lavorazione in cartiera per produrre nuova carta e cartone.
- Il WTE - termovalorizzatore cogenerativo - all'interno del PAI nasce dalle migliori tecnologie esistenti. Ogni anno sono circa 160.000 le tonnellate di rifiuti che vengono termovalorizzate e trasformate in energia elettrica sufficiente per coprire il fabbisogno di 50.000 famiglie, ed in energia termica, in grado di riscaldare 14.000 abitazioni. Tutta questa energia consente di risparmiare ogni anno circa 60.000 tonnellate di anidride carbonica.
ReCaP e WTE sono esempi concreti di circolarità ambientale ed economica nell’ambito del Piano Industriale Iren @2030. Quest’ultimo prevede circa 13 miliardi di euro di investimenti in arco piano, di cui 2,5 miliardi dedicati al settore ambiente attraverso un importante sviluppo delle filiere, tra cui la capacità di trattamento e riciclo dei rifiuti.
Per quanto riguarda, invece, il Parco Acque depurate (Pad) di Mancasale, il concetto di “Circular Water”, abbracciato da Iren, si fonda sul risparmio nel prelievo di nuova risorsa, salvaguardando le fonti di approvvigionamento, tramite il recupero di acque meteoriche e sul ritorno in circolo di acqua depurata recuperandola per l’utilizzo in agricoltura.
Frutto di un accordo del 2015, poi rinnovato nel 2019, tra Regione Emilia-Romagna, Ireti (società del gruppo Iren), Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale e Atersir, l'impianto per il recupero e il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura è utilizzato a pieno regime come primo impianto di riuso delle acque in Emilia-Romagna. Lo scorso anno ha erogato ben 7 milioni di metricubi di acqua depurata per l’agricoltura. Iren, nel piano industriale @2030, prevede di raddoppiare lo stabilimento e la quantità di acqua erogata ai campi della provincia reggiana con un investimento di 4 milioni di euro: da 7 milioni di metri cubi di acqua all'anno si passerà dunque a 14 milioni direttamente utilizzabili in agricoltura durante la stagione irrigua.
L’impianto di Mancasale (RE) si distingue come primo impianto di riuso delle acque in Emilia-Romagna. Grazie al trattamento terziario avanzato è possibile il recupero e il riutilizzo delle acque reflue a beneficio dell’ambiente e delle aziende agricole limitrofe. Ogni ora l’impianto lavora circa 2.500.000 litri di acque reflue.